Weekend eno-gastro-amical-culturale

(post dal vecchio blog)

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  1. Mancio65
     
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    12.12.2011
    Una pausa che mi permettesse di staccare dall'orrore del nostro mondo politico era quello che ci voleva!
    E così abbiamo organizzato (in realtà era stato pianificato già da un po') un weekend con molteplici motivi di interesse.
    Sorvolo qui sugli aspetti eno-gastro-amicali e mi soffermo invece su quello culturale. Il viaggio prevedeva la visita di due mostre, entrambe organizzate dalla Linea d'ombra, la prima a Genova e la seconda ad Udine.
    Di seguito alcune considerazioni su entrambe le mostre.

    Genova - Palazzo Ducale - Van Gogh e il viaggio di Gaugin (molto interessante il Virtual Tour sul sito).
    Anzitutto: il titolo è sbagliato
    Il riferimento del titolo è infatti al viaggio a Tahiti effettuato da Gaugin, e nella mostra è presente una grande mappa che mostra le tappe del suddetto viaggio. E' pur vero, però, che nella mostra è esposta un'unica opera dell'artista, anche se Capolavoro (con la C maiuscola) davvero unico. Viene invece affrontato il tema del viaggio nella pittura (e viene affrontato davvero bene, sviscerando ogni forma, ogni significato della parola viaggio), ed in particolare è dato grande risalto all'opera di Van Gogh. Ecco dunque il motivo per cui, a mio avviso, forse sarebbe stato più corretto trovare un titolo diverso, magari proprio invertendo il nome dei due pittori e arrivando ad un Gauguin e il viaggio di Van Gogh.
    Ad ogni buon conto, la mostra (limitandosi alle opere prese singolarmente) ha dei notevolissimi punti di interesse.
    Ci sono delle bellissime tele di Turner ed uno straordinario Hopper (Sole del mattino),

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    C'è poi, come detto, questo Capolavoro di Gaugin (Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?), che è una tela enorme (quasi quattro metri di lunghezza), che abitualmente si trova a Boston e che è venuta in Europa solo due volte.



    La spiegazione di quest'opera fornita dall'audioguida non mi ha soddisfatto pienamente... ma sull'audioguida torneremo più avanti.
    Ancora, c'è un bellissimo (quanto ardito) accostamento tra Turner (Tre paesaggi marini) e Rothko (Senza titolo).
    Poi, come detto, c'è Lui (Vincent Van Goigh) con una serie di opere fondamentali (ammesso ne esistano, di sue, che non lo siano) come Barche di pescatori sulla spiaggia di Saintes-Maries-de-la-Mer



    Campo di grano con allodola



    Pini al tramonto



    Ancora, c'è un'interessantissima ricostruzione del celebra giardino di Monet, quello da cui trasse ispirazione per moltissime delle sue tele, due delle quali sono esposte.
    Infine c'è anche "il tempo" per cinque splendide tele di Kandinsy (che non speravo di vedere), tra le quali segnalerei Imrpvvisazione con forme fredde



    Tutto molto bello (come diceva spesso Bruno Pizzul nelle sue telecronache). A questa mostra ho deciso di prendere, come sempre in passato, l'audioguida. Ed ho riscontrato un grande difetto, che avevo già notato altre volte, in particolare proprio per le mostre organizzate da Linea d'ombra. Se il commento (prendiamo ad esempio l'ultima opera di Van Gogh qui sopra) è qualcosa del genere: "davanti ad un sole arancione, sullo sfondo di un cielo giallo, sono raffigurati, sulla sinistra, alcuni pini tra i quali uno, più alto, ha molti rami" il valore aggiunto dell'audioguida è prossimo allo zero. Mi aspetterei infatti anzitutto qualcosa di più approfondito e di "contestualizzato" all'interno dell'opera dell'autore. Ma soprattutto (cosa che in questa mostra è stato del tutto assente) qualche indicazione riguardo la tecnica pittorica, sarebbe interessantissima. Invece niente.
    Ho deciso che non la prenderò più. Ed ho iniziato già dalla mostra successiva, quella di Udine, cui arriverò tra poco.
    Per finire, bellissima la location, che offre anche la possibilità - verso il finale della mostra - di vedere una sala meravigiosa del palazzo-museo.
    C'era molta gente, la fila - se non avessi prenotato - sarebbe stata di almeno un'ora. Consiglio vivamente la prenotazione. Tra l'altro per questa mostra (non anche per quella di Udine, vai a capire perché) è possibile prenotare il biglietto "aperto" con un minimo sovrapprezzo.

    Passariano di Codroipo (UD) - Villa Manin - Espressionismo
    Di nuovo: titolo sbagliato. Questo davvero in modo quasi... doloso! La mostra infatti riguarda (per esteso ed in modo molto completo) il movimento denominato "Die brucke" che, in Germania, diede i natali all'espressionismo. Si poteva quindi scegliere tra un "Die brucke", un "La genesi dell'espressionismo", un qualsiasi titolo con un sinonimo del termine genesi. Nominare questa mostra "espressionismo" è profondamente errato, perché di questa corrente pittorica manca tantissimo.
    La mostra fornisce un quadro - come detto - amplissimo delle opere dei seguenti pittori: Kirchner, Heckel, Schmidt-Rottluff, Pechstein, Mueller, Bleyl e Nolde, tutti o fondatori o partecipanti del suddetto movimento "Die brucke".
    Intendiamoci: la mostra vale comunque il viaggio, pur non abbracciando per esteso tutto il fenomeno dell'espressionismo, la scelta del titolo avrebbe però dovuto essere meno fuorviante.
    Tra le opere visibili nella mostra, Kirchner, con Marcella



    o Pechstein con Costume giallo e nero



    mostrano chiaramente come da questo movimento prenda il via il più vasto espressionismo.
    Ci sono poi alcune tele interessantissime di Nolde, tra le quali spicca Derisione



    Come detto, per questa mostra non ho usato l'audioguida, dedicandomi invece a leggere tutti i (cospicui) testi presenti nelle sale. Il risultato è stato decisamente soddisfacente.

    La location è incantevole. Villa Manin meriterebbe il viaggio anche senza l'aggiunta di una delle mostre che vi vengono organizzate. Consiglio vivamente a tutti di dare un'occhiata alle sale che si trovano a destra, nel lungo porticato che porta all'ingresso della villa.



    Mi riferisco ai punti 2 e 3 di questa mappa (l'ingresso della mostra è nel punto 4). Abitualmente c'è il museo delle carrozze e delle armi, e in aggiunta vengono allestite mostre temporanee. La mostra che ho visto io è davvero incantevole. Si intitola "Omaggio a Berlino" ed è una mostra fotografica che illustra splendidamente bene le innumerevoli facce di questa incredibile città, partendo dai tempi del Muro fino ai giorni di oggi. Questa mostra (LINK) sarà visibile fino al 15 gennaio.
    E' la seconda mostra che vedo a Villa Manin e non ho mai trovato fila. La prima volta pensavo fosse per il giorno scelto, ora credo proprio che sia una sede meno frequentata. Secondo la mia esperienza direi che non sia necessaria la prenotazione, anche perché qui, a differenza per esempio di Genova, non è possibile il biglietto aperto, ma è necessario specificare il giorno e la fascia oraria.

    Concludo con un accenno di eno-gastronomia. Sempre rispetto alla mappa qui sopra, proseguendo la strada lungo tutto il punto 10 (all'esterno della villa) si passa sotto un arco e si arriva in una piccola piazza (la parte grigia all'estrema destra inferiore della mappa). Nella piazza c'è una taverna (Ca' dei angeli) che offre la possibilità di fare uno spuntino davvero valido prima o dopo la mostra.
     
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