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tedina.
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Questa è una ribollita diretta a quella minoranza che preferirebbe l'autocombustione piuttosto che aver a che fare con cavoli, broccoli e loro similari. Un'autodifesa, insomma.
Ingredienti:
Una bella fetta di rigatino (in alternativa pancetta ma stagionata)
cipolla
Un mazzo di bieta a coste larghe
carote
sedano
fagioli cannellini lessi e relativa acqua di cottura
un dado (produzione propria o industriale)
la solita idea di concentrato di pomodoro
olio
sale
peperoncino
Come si fa:
Mettere in pentola il rigatino a pezzettini e la cipolla a rondelle. Fuoco basso, coperchio e lasciar appassire lentamente.
Pulire la bieta, le carote, il sedano, spezzettarli e aggiungerli al soffritto insieme al dado. Ricoprire e lasciar cuocere un'oretta a fuoco medio senza aggiungere acqua: ci pensa la verdura.
Passare metà dei cannellini al passaverdure e mettere in pentola anche loro col resto dei fagioli interi e parte dell'acqua di cottura. Regolare di sale, peperoncino a seconda dei gusti. Coperchio e fiamma bassa per un'altra oretta.
In fondo al piatto disporre fettine sottili di pane raffermo, versare sopra la zuppa ottenuta, abbuffarsi ma non finire tutto, golosi.
Quel che avanza va in padella, col pane e tutto. Riscaldare il giorno dopo, come con le fettuccine avanzate, con l'abbrustolito sul fondo che...gnammete!. -
Mancio65.
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Ottimo! Io mi offro volontario per la ripassata del giorno dopo!
Però... non devo dire a Francesca che c'è il rigatino, dentro, sennò le crolla il mito del piatto... leggero!!!.