Surviving Sanremo (4)

(post dal vecchio blog)

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  1. Mancio65
     
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    19.20.2012

    E, come si dice a Natale, pure questo "santo" Sanremo ce lo siamo tolto dai cosiddetti!
    Nessun resoconto della serata, perché ormai le canzoni le sapevamo, e perché è stata talmente lunga che... basta così.
    Mi concedo ovviamente un po' di auto-celebrazione, visto che già dalla serata di mercoledì, quando l'ho sentita per la prima volta, ho sostenuto che Emma avrebbe vinto il festival, senza ancora aver sentito neanche tutte le canzoni!

    La mia classifica finale:
    Zilli 7
    Renga 6 1/2
    Bersani 6+
    Emma 6
    Dalla 6-
    Dolcenera 5 1/2
    Finardi 5 1/2
    Arisa 5
    Noemi 4
    c&p 2

    Sorvoliamo anche sulla cornice. Celentano è stato contestato. Vabbè, lo doveva mettere in preventivo. Quando tu cantante (perché ora ti rivendi come guru, ma sei stato e resti un cantante) vai a Sanremo, che è il Festival della canzone, e ti metti a parlare per un'ora di tuoi problemi personali con alcuni mezzi di informazione, devi mettere in conto che la volta dopo, quando ricominci a parlare delle stesse cose, dopo mezzoretta ci sia qualcuno che si rompe le palle e te lo fa notare!

    Ricordo addirittura un concerto di Vecchioni, in cui dalla galleria qualcuno contestò perché Vecchioni intramezzava le canzoni con alcune considerazioni personali. Niente di paragonabile a Celentano, eh, sia chiaro, ma ad un certo punto qualcuno gli gridò: "Sei un cantante, canta!" Vecchioni non si scompose troppo e rispose: "No, sono un uomo, e parlo!" In quel caso aveva ragione Vecchioni per due motivi. Anzitutto il concerto era il suo, e non era ospite di un festival di canzoni. E in secondo luogo le interruzioni erano fortemente politicizzate, sì, ma decisamente brevi rispetto al tempo dedicato alla musica.

    La vincitrice della serata mi sembra di poter registrare che sia stata Geppi Cucciari. L'avevo sempre snobbata, ma recentemente la sto molto rivalutando, sia nel suo programma serale su La7, che in alcune comparse che le ho visto fare (come dalla Bignardi e proprio ieri sera a Sanremo).
    Ah, e poi c'è stata Lei... no, non la direttrice della Rai, ma Lei, la Cantante. In dieci minuti sul palco, Dolores O'Riordan ha fatto sentire a tutti cosa significa essere una Cantante.
    Festival banale, piatto, senza sussulti e con un livello qualitativo delle canzoni che definirei drammatico.
    Ora la cosa su cui mi interrogo è questa. Da sempre Sanremo si regge su una contraddizione evidente: sarebbe il festival della canzone, e non del cantante, per cui ci dovrebbe essere - in linea teorica - un solo cantante che esegue tutti i brani, e si potrebbe scegliere il brano più bello. Così non è. Come avviene in Italia nella Formula 1 (che è un mondiale piloti, ma noi tifiamo per la Ferrari a prescindere da chi la guida), alla fine chi vince non è mai la canzone, ma il cantante.
    Oltre a questo, da tempo immemorabile Sanremo è controllato dalle case discografiche, che si spartiscono le vittorie e monopolizzano ogni risultato della gara.

    Per un attimo, astraiamoci da questa considerazione ed immaginiamo che - contrariamente a qualsiasi competizione con forte tornaconto economico che avviene in Italia, di qualsiasi genere ed in qualsiasi contesto - Sanremo sia una gara corretta in cui il risultato non sia già deciso a tavolino.
    Lo so, è un grosso sforzo di immaginazione, ma proviamo a farlo!
    Ora, chi deve votare le canzoni/esecuzioni? O meglio: quale canzone deve vincere? La più bella o la più facile? La più tecnica ed innovativa o la più orecchiabile? Quella che scopri pienamente dopo un mese o quella che canti già il mattino dopo? E parlando di cantanti, deve vincere il più preparato o quello più di impatto? Quello con la voce migliore o quello che urla tanto da finire per coinvolgerti?
    A mio avviso se (d'accordo, è tutta una finzione, l'abbiamo detto, eccetera eccetera) si continuerà a far decidere "alla ggente", a noi, và, chi deve vincere, è evidente che 99 volte su 100 vincerà la cosa più semplice, immediata, di facile presa, eccetera. Di conseguenza è ovvio che il livello medio delle canzoni partecipanti continuerà ad essere bassissimo. Se a votare fosse invece una commissione di addetti ai lavori (o l'orchestra, ma solo l'orchestra, però) probabilmente il risultato sarebbe molto diverso, e a quel punto anche il livello medio si alzerebbe finalmente un po'. Continuando a preferire l'orrido televoto, non ci si può poi lamentare del risultato!

    Bene, esaurita anche la considerazione snob e vagamente classista, mettiamo finalmente in cantina questo Sanremo ed iniziamo a riconciliarci con la musica. L'altra mattina dovetti far ricorso alle cure di Grace Slick. Stamattina credo proprio che mi farò strapazzare un po' dall'aspra e ruvida voce di Elvis Costello, che ormai da non so più quanti anni continua a fare album uno migliore dell'altro!
    Buona domenica!
     
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0 replies since 28/9/2012, 10:28   12 views
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