Anything but Movimento 5 Stelle!

Dopo anni passati a lamentarsi della politica, il nuovo "gioco" è: tutto va bene, purché NON sia il Movimento 5 Stelle!

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  1. Mancio65
     
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    Questo post sarà lungo! :o:
    Capirai! Più lungo del solito? :(
    Temo di sì! :unsure:
    E perché mai? :blink:
    Perché il tema è complesso. Complesso e delicato.

    Da quando si è avviata l'avventura del Movimento 5 Stelle - molto ma molto... troppo prima che io mi decidessi a "muovere il culo" dalla comoda poltrona dove mi piangevo comodamente addosso e provassi a fare anche io qualcosa, a dare una mano - ho visto che si è scatenata contro lo stesso una guerra senza quartiere e senza limiti. Via via che i giorni si sono susseguiti, via via che il successo elettorale del M5S si andava delineando, via via che scandali sempre più grotteschi colpivano indistintamente la vecchia politica, l'odio verso il M5S è andato crescendo ed è divenuto... ecumenico: accomuna a 360° tutte le forze politiche e - soprattutto - tutti i loro elettori.

    Il fatto che tutto il vecchio sistema politico si sia riunito nella lotta al M5S è di per sé sufficiente a far capire che ciò che il M5S fa non può essere sbagliato! Ma se ci mettiamo anche il disperato odio degli elettori del vecchio sistema politico, allora forse è giunto il momento di chiedersi perché.

    Come detto, partiamo con la distinzione primaria: da una parte mettiamo i partiti politici, i loro apparati, il loro sistema. Ah, e TUTTI i partiti politici, ché, dal punto di vista della Casta, che piaccia o no, che lo si riconosca o no, che ci si sdegni o no, quelli presenti in Parlamento, in questa e nella legislatura precedente, sono TUTTI uguali, dal PD al PDL, passando per Monti e cattolico-borghesi al seguito.
    Dall'altra parte occorre mettere gli elettori, di questo o di quel partito politico. Anche qui, dico la verità, senza grandi distinzioni, anche se forse, almeno ideologicamente, almeno nelle intenzioni primordiali, una qualche differenza tra un elettore di SEL e uno del PDL occorrerebbe pur farla. Ma nell'economia del discorso è un tema decisamente minore!

    Bene, partiamo dai partiti politici.
    Altra premessa: quello che seguirà sono cose che la maggioranza delle persone non riuscirà a credere vere. Non è un problema mio: quando deciderete di farvi un'idea personale delle cose, e di non fidarvi ciecamente di ciò che vi viene ammannito da stampa e televisione… fate un fischio: non è mai troppo tardi per aprire gli occhi!
    Ora, che i partiti della vecchia politica vedano il M5S come il fumo agli occhi è perfettamente comprensibile. Un movimento nato dalla base, nato dalla libera aggregazione di libere persone che - STUFE, anzi, STRASTUFE, anzi, MORTALMENTE STUFE di una classe politica che da decenni ha come unico, esclusivo e totalizzante obiettivo quello di pensare solo ed in modo esclusivo al proprio tornaconto - hanno deciso di DARSI DA FARE PERSONALMENTE per cercare di porre un argine all'appropriazione indebita di denaro pubblico da parte della classe politica auto-referenziante, auto-assolvente ed auto-alimentante, è ovvio che mettesse paura, molta, tanta, troppa paura.
    Il cumulo di falsità che questa classe politica - senza eccezioni, ché non ce ne sono - ha vomitato addosso al M5S è quindi comprensibile, giustificabile, quasi scontato (stiamo parlando di organismi pubblici che, dal dopoguerra in poi, pensano unicamente ai cazzi propri, pensando al concetto di "pubblico" solo nell'ottica di qualcosa da spremere il più possibile per il proprio tornaconto ed arricchimento).

    Lasciamo quindi perdere il sistema politico italiano, il suo fango, la sua vomitevole caccia al tornaconto personale, la sua trasversalità nella delinquenza e nell'appropriazione di risorse pubbliche.
    Veniamo a parlare dell'elettorato, degli elettori.

    Anche qui, fin dai primissimi passi mossi dal M5S sul palcoscenico sociale di questo paese, ci sono stati attacchi violentissimi verso i suoi esponenti e verso la sua base. Attacchi generalizzati, tanto violenti quanto, mi spiace dirlo ma è così, fini a se stessi, in quanto basati sull’ignoranza (nel senso di totale ed assoluta misconoscenza del fenomeno), sul luogo comune e sul qualunquismo.
    Ci sono stati – sì, vivaddio – anche attacchi “sensati”. Attacchi… no, in questo caso forse è più corretto utilizzare il termine “confutazioni”, “interlocuzioni”, “argomentazioni contrarie”, portati sulla base di questioni concrete e reali. Sono quelli con i quali è bello confrontarsi. Quelli che consentono a chi si sente – io sono tra questi: è un’autocritica – eletto e portatore del “verbo”, di mettersi in dubbio, di mettersi in discussione, di farsi domande, di chiedersi se ci sia qualcosa di migliorabile, qualcosa di sbagliato, qualcosa cui prestare attenzione (io stesso, su FB e nella vita reale, con amici e conoscenti, ho passato bellissimi momenti a portare avanti discussioni di tal genere). Perciò sia chiaro: NON MI RIFERISCO, in questo post, a queste persone.
    Purtroppo però queste argomentazioni contrarie, queste confutazioni, sono le minori, le più rare… del resto presuppongono cultura, reale informazione, fatica, approfondimento… ed è molto più semplice criticare qualcosa perché “la tele dice”, piuttosto che dopo aver faticato ore a caccia di documentazioni.
    La pochezza e la partigianeria della maggior parte degli attacchi è talmente evidente che non credo ci sia un gran bisogno di tornarci sopra.
    Cito solo pochissimi esempi. Ci sono quelli che oggi vomitano addosso agli esponenti del M5S accuse di impreparazione, di non conoscenza della politica e dei suoi meccanismi. Sono quelle stesse identiche persone che fino a ieri vomitavano gli stessi insulti contro i politici di professione!
    Ci sono quelli che, pur di non riconoscere che il tagliarsi lo stipendio ed il formare – con il “malloppo” così creatosi – un fondo per il micro-credito alla micro-impresa (sono cose che succedono – sì, succedono: non sono chiacchiere, sono fatti! – in Sicilia), dicono: eh, ma invece che aiutare la microimpresa avrebbero dovuto fare qualcosa per la sanità, o per la disoccupazione, o per la scuola... qualsiasi cosa, pur di non dover dire: diamine, però, che iniziativa!

    Ecco, su quest’onda di totale ed assoluta malafede – perché di questo si tratta, chiamiamo le cose col loro nome! – potrei fare decine e decine di esempi, ma preferisco fermarmi qui. Perché quello su cui voglio ragionare in questo chilometrico post è un’altra cosa.
    Perché?
    Perché elettori ed elettrici che fino a ieri hanno pianto, si sono strappati vesti e capelli, hanno imprecato, hanno maledetto la vecchia politica, quella politica che da Prodi a Berlusconi per arrivare a Monti (sotto cui TUTTI, ma proprio TUTTI si sono ritrovati), ha messo in ginocchio questo paese, vendendolo totalmente alla casta dei banchieri e degli speculatori finanziari mondial-europ-italiani, adesso si scagliano con una veemenza, un’abnegazione ed una violenza inaudite contro il M5S, in modo tanto palesemente forzato, capzioso e contraddittorio (rispetto a quanto pronunciato e salmodiato fino a l’altro ieri) da risultare ridicolo a chiunque osservi la scena con il necessario disincanto?

    Ripeto: mi riferisco qui a chi critica il M5S non sulla base di idee concrete, di argomentazioni fattive (ripeto ancora: ce ne sono tantissimi, e sono quelli con cui è davvero bello parlare), ma sulla base di luoghi comuni, di pregiudizi, di “sentito dire” e – comunque – di totale ed assoluta non conoscenza, neanche parziale, del fenomeno.
    Perché?
    Perché ci sono tantissime persone che, senza sapere di cosa parlano, senza minimamente conoscere né il Movimento, né le persone che lo compongono, né i suoi programmi ed i suoi fini, cercano disperatamente di dimostrare che il M5S è frutto di ideologie assolutiste e reazionarie, che l’impreparazione dei suoi esponenti è drammaticamente destinata a portare il paese nel baratro (dove credono che sia, ora, il Paese?), che il fallimento del M5S è ineluttabile e causerà danni irreparabili al paese?
    Va premessa una considerazione a quanto sopra: perché tutte queste persone, fino a ieri, si laceravano vesti e capelli (mi ripeto) contro la politica, contro i suoi danni, contro Monti, contro Berlusconi e Bersani, contro Fiorito, Penati, Formigoni, contro la Lega, e via andare?

    La cosa che si va facendo strada dentro di me, in questi giorni, via via che vedo aumentare questa montagna di fango (di quello si tratta) nei confronti del M5S è la seguente (incredibile: arrivo al punto, anche se ancora non alla fine!!!!!): la prendo da lontano (tanto per cambiare)
    Quando il M5S ha iniziato a muovere i primi passi, io ero ormai rassegnato, convinto che in questo triste e marcio paesucolo arretrato, niente e nessuno potesse cambiare il corso degli eventi. Ero convinto dell’ignavia degli italiani. Un’ignavia che li ha sempre, storicamente, portati a non pensare, a cercare l’uomo forte, a cercare qualcuno che dicesse loro cosa pensare, cosa volere, cosa era giusto, cosa gli piacesse. Pensavo non ci fosse salvezza alcuna, per questo paese, contro la “politica del giardinetto”, contro la castrante politica de “l’italiano sta sempre a galla”, contro l’ignoranza goduriosa ed autoassolvente, contro la totale e compiaciuta assenza di coscienza civica, contro il costante misconoscimento della cosa pubblica, per cui per l’italiano la cosa è pubblica fintanto che riesce ad abusarne e ad asservirla al proprio interesse, ma poi smette di esserlo, eccetera, eccetera, eccetera.
    Ero convinto non ci fosse salvezza.
    Ero convinto non ci fosse più niente ma niente da fare.
    Passavo le giornate a rimpiangere di non essermene andato in Francia quando avevo l’età per farlo.
    Mi piangevo addosso, rassegnato a vivere in un paese inqualificabile, che non aveva nessuna speranza di rialzarsi.
    Era molto gratificante: com'ero migliore degli altri! Quanto ero superiore!
    Poi, all’alba dei cinquant’anni, una campanella mi è suonata in testa.

    Perché continuare a piangere che gli altri sono, che gli altri fanno, che gli altri non capiscono, che gli altri non si muovono, gli altri, gli altri, gli altri. Ma io? Io cosa cazzo faccio per cambiare le cose? Io cosa cazzo faccio per me stesso, per il mio quartiere, per la mia città, per il mio paese?
    Certo, comodo, molto comodo: sto su una poltrona a sdegnarmi ed a giudicare gli altri. Comodo criticare, comodo giudicare. Ma fare qualcosa? Mai?
    Ecco, il cambio di rotta avvenne qui, in questo momento.
    Andai alla mia prima riunione del M5S della mia città (Viterbo) per cercare di capire davvero di che cosa si trattasse!
    Ci andai – chi mi conosce non può avere dubbi – pieno della mia superiorità, della mia prosopopea, del mio ritenermi sempre e comunque migliore non di tutti gli altri, ma sicuramente migliore della “massa”.

    E lì si è aperto un mondo! Perché ho scoperto che c’era una massa di persone (una vera e propria massa) che da anni - da anni - si sbattevano a destra ed a sinistra NON per un proprio tornaconto personale – so che si fa fatica a crederlo – ma per LA COSA PUBBLICA. C’era questa massa di persone che, anziché piangere e piangersi addosso, si era rimboccata le maniche ed agiva, nel silenzio, nell’ombra, senza riconoscimenti, senza eclatanti risultati concreti, semplicemente per riuscire a PROVARE a fare qualcosa!
    Ho scoperto che c’era una massa di persone molto più documentata di me, più attiva di me, più critica di me, più concreta di me, che agiva collettivamente, pensava collettivamente, lavorava collettivamente per cercare di porre le basi per un futuro magari non universalmente migliore ma, per lo meno, diverso da quello che ci fanno credere sia l’unico possibile!
    E’ stata una bellissima lezione, una lezione che continua ancora oggi, che di quella massa di persone – abbandonate prosopopea e senso di superiorità – ho chiesto di far parte.

    E torno a pensare a quelli che, oggi, quasi con ansia, quasi con angoscia, cercano di arrampicarsi su specchi chilometrici, inventando accuse talmente ignoranti e talmente avulse dalla realtà da non poter non essere – mi spiace – ridicole.
    Io credo che moltissime di queste persone – evitiamo le generalizzazioni: non tutte, ma per una buona parte sicuramente è così – si ritrovano ad attaccare istericamente (istericamente è la parola, è esattamente la parola) il M5S perché – altrimenti – si ritroverebbero improvvisamente a sbattere contro il muro della propria ignavia.

    Se davvero il M5S dovesse funzionare, contrariamente a quello che pensano; se davvero il M5S non si dovesse spaccare, come sperano; se davvero il M5S riuscisse a disegnare un nuovo percorso per la politica italiana (e diciamo anche mondiale), dimostrando che l’uomo è in grado di seguire la cosa pubblica pensando all’interesse del pubblico e non del proprio esclusivo interesse personale; se cioè tutto quanto portato avanti dal M5S dovesse riuscire a realizzarsi… queste persone si troverebbero di fronte improvvisamente a dover fare i conti con la propria inefficienza, con gli anni di tempo perso. Dovrebbero dire: e io perché non ho fatto niente? Ma allora era possibile, e io perché ho aspettato tanto, perché ho accettato tutto supinamente, perché non ho mai provato in nessun modo ad oppormi?
    Forse l’impatto sarebbe davvero troppo, troppo forte per poterlo accettare.
    Forse, in qualche modo, arrivo anche a capirli: svegliarsi un giorno ed essere così pesantemente sconfitti dalla vita, forse, è troppo da sopportare per potere – poi – continuare a fare come se niente fosse.

    Io ci sto provando. Il M5S fallirà. Si dimostrerà né più né meno degli altri. I suoi membri, schiavi di Grillo e Casaleggio, improvvisamente usciranno dalla schiavitù, ma unicamente per lasciarsi comprare, né più né meno di come fanno tutti gli altri. La loro impreparazione porterà danni devastanti. Il loro reale famelico desiderio di conquistare poltrone avrà il sopravvento. La follia di Grillo li sommergerà.
    Ma per lo meno ci avrò provato!
    Per lo meno non sarà rimasto comodamente sulla mia poltrona a guardare ed a giudicare gli altri.
    Per lo meno mi sarò messo in gioco.

    Edited by Mancio65 - 3/3/2013, 17:27
     
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