Votare o non votare...

(post dal vecchio blog)

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  1. Mancio65
     
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    18.09.2012

    ... fosse solo questo, il dilemma!
    Sul non votare, infatti, si apre una "giungla" di possibili comportamenti, che hanno conseguenze diverse a seconda dei vari aspetti che caratterizzano il regolamento elettorale.
    Recentemente, prendendo l'input da un'amica che mi chiedeva lumi (facendomi scoprire così di essere del tutto ignorante in materia), ho cercato di approfondire un po' la questione, e tra internet, regolamenti, siti, e l'intervento chiarificatore di un altro amico ("persona ben informata dei fatti"), sono riuscito a dissipare qualche nebbia.

    Premessa: l'intento di questo post NON E' consigliare di votare o meno. Lo scopo è unicamente quello di specificare le varie conseguenze pratiche delle nostre decisioni riguardo alle varie forme di "non voto" a nostra disposizione.
    In nessun caso - in questa sede - entro nel merito rispetto alla scelta di votare o di non votare.

    Partiamo subito dalle conseguenze "fraudolente" che possono avere i nostri diversi modi di non votare.

    Votiamo scheda bianca. Con grande semplicità la nostra scheda bianca può essere trasformata in scheda votata. Basta che al seggio qualcuno riesca a fare una croce dove gli interessa. E' più facile e più diffuso di quanto si pensi.
    Votiamo scheda nulla. Qui c'è poco da fare. Va annullata "per bene", ma non è possibile farla passare per valida.
    Non andiamo a votare. Con meno facilità che con le schede bianche, ma anche in questo caso il nostro "non voto" potrebbe essere trasformato in voto. Un tempo il regolamento elettorale prevedeva l'esistenza del cedolino, che doveva essere staccato dal certificato elettorale e conservato dal seggio, per poi essere allegato al resto del materiale (schede e verbali). C'era una regola assoluta e vitale: tante schede, tanti cedolini. Se tu, presidente di seggio, ti perdevi un cedolino, facevi bene a fare i salti mortali per ritrovarlo, o andavi incontro a guai grossissimi. Ricordo che io stesso, perso un cedolino, passai due ore per rintracciare il possessore del cedolino mancante, e trovatolo - finalmente - mi recai a casa sua pregando che non avesse gettato il certificato elettorale, chiedendogli cortesemente di consegnarmi il cedolino. Bene, ovviamente questa regola era di impaccio a chi voleva che le cose andassero diversamente, ed è stata eliminata con l'introduzione delle tessere elettorali. In questo modo è saltato del tutto l'incrocio tra schede e cedolini. Se io non vado a votare, il seggio può registrare sulla lista elettorale che ho votato, votare una scheda ed inserirla nell'urna. Il solo modo per rilevare questa truffa sarebbe interrogare persona per persona tutti i votanti registrati nel seggio, controllare se dichiarano di aver votato e se esibiscono una scheda timbrata (timbro che comunque non è obbligatorio). Insomma, è impossibile. Ergo: se non vado a votare, qualcuno potrebbe farmi votare comunque. E' moderatamente facile ed abbastanza diffuso, sempre più di quanto si pensi.
    Rifiutiamo la scheda elettorale. Pratica che non conoscevo ed ho scoperto solo da poco. E' un po' una forzatura del regolamento. Se un elettore ritiene che la scheda ricevuta abbia qualcosa che non va, può rifiutarla. Generalmente ciò comporta una discussione (presumibilmente) e poi la consegna di una nuova scheda. Diciamo che per un presidente di seggio, un'ipotesi del genere è una vera e propria jattura, perché comporta un casinaccio nei conti e l'apertura di diverse sezioni del verbale. I motivi di scarto possono essere diversi, tipo scheda contrassegnata in qualche modo che la renda diversa dalle altre, scheda lesionata, scheda già votata (!!è successo!!), scheda chiusa. (Ah: parentesi. Questo è importante: ricordatevi che le schede vi DEVONO ESSERE CONSEGNATE APERTE perché dovete poter verificare, alla presenza del personale del seggio, che la scheda sia - per tutto quanto detto proprio qui sopra - integra, ed eventualmente rifiutarla PRIMA di entrare in cabina.) Tornando a chi vuole rifiutare la scheda per non votare, può farlo adducendo un motivo tipo: "nessun partito mi rappresenta". E' una forzatura, se trovate un presidente pignolo (e con voglia di complicarsi la vita più di quanto non gliela stiate complicando voi) potrà succedere che passiate una qualche oretta nel seggio a discutere con lui e con la polizia, ma in linea teorica funziona. In questo modo risulterete registrati nell'elenco dei votanti, ma non avrete votato alcuna scheda.

    Riassumendo, per quanto riguarda i comportamenti fraudolenti:

    - scheda bianca o non andare al seggio sono comportamenti "pericolosi";
    - scheda nulla o scheda rifiutata sono comportamenti "sicuri".

    Veniamo ai rimborsi elettorali.
    Questi vengono assegnati sulla base degli aventi diritto al voto. Il discorso - quindi - si chiude qui. Nulla di quello che faremo potrà avere conseguenze, visto che comunque come "aventi diritto" saremo registrati.
    Chissà perché i rimborsi elettorali sono stati svincolati dal concetto di voti validi, si chiederà qualcuno?

    Veniamo al premio di maggioranza.
    Stante il marasma generale delle leggi che governano le elezioni italiane, ci sono grandissime differenze a seconda del tipo di elezione. Ad esempio, per il Parlamento Europeo è ancora in vigore il vecchio sistema proporzionale puro pre-1993.
    Un'idea dettagliata la si può fare su Wikipedia, a questo link.
    Una regola comunque valida è che il premio di maggioranza viene calcolato ed attribuito sulla base dei soli voti validi. Schede bianche e nulle NON sono considerate voti validi.
    Votando scheda bianca o nulla, quindi non si concorre all'attribuzione di alcun premio, ma si abbassa il quorum (che però, essendo un quorum relativo, ha scarsa rilevanza).

    Veniamo alla soglia di sbarramento.
    Qui il discorso è più importante. Facciamo riferimento ovviamente alle elezioni attuali dove sia previsto tale sbarramento.
    Anche in questo caso, lo sbarramento è calcolato in base ai soli voti validi.
    Qui il discorso è più importante: vediamo un esempio.
    Supponiamo che al seggio vadano 30 milioni di persone e votino tutte.
    Uno sbarramento al 4% verrà superato dalle liste che prenderanno 30 milioni/100*4 = 1.200.000 voti.
    Supponiamo che le schede bianche e nulle siano 10 milioni.
    I voti validi saranno 20 milioni.
    In questo caso lo sbarramento al 4% verrà superato dalle liste che prenderanno 20 milioni/100*4 = 800.000 voti.
    In questo caso, quindi, votando bianca o nulla (o non votando) si contribuisce ad abbassare "relativamente" la soglia di sbarramento.
    Non so se è chiaro, ma il casino è tale che molto più chiari è difficile essere.

    Per chi volesse approfondire la conoscenza dell'attuale bellissima legge elettorale in vigore per le elezioni politiche, sempre Wikipedia può essere molto utile: Legge Calderoli (i capitoli "Caratteristiche principali" e "Schema logico" sono molto chiari - per quanto possibile - ed esplicativi).
     
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0 replies since 1/10/2012, 12:30   45 views
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