The day after

La prima riunione dopo il trionfale esito elettorale (e postille politiche)

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  1. Mancio65
     
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    Ero estremamente curioso di vedere come sarebbe andata la prima riunione del moVimento di Viterbo dopo il risultato elettorale, che è stato al di là di ogni più rosea aspettativa non solo a livello nazionale, ma anche a livello locale (la provincia di Viterbo è - nel Lazio - quella dove il M5S ha registrato il risultato migliore).

    Anche quanto alla riunione, il risultato è andato al di là delle mie aspettative!
    Generalmente le riunioni iniziano alle 20.30, ma prima delle 21.00 è difficile essere tutti. Tutti intendo la trentina (circa) di persone che in media hanno popolato le riunioni cui ho partecipato da quando mi sono affacciato all'interno del moVimento.
    Ieri sono arrivato al bar dove ci riuniamo - non abbiamo finanziamenti pubblici (come qualcuno sa e come qualcuno finge di non sapere), e ancora non siamo sicuri di poterci permettere una sede... anzi, diciamo che finora siamo stati sicuri di non poterla mantenere! - sono arrivato alle 20.35... Non riuscivo a trovare posto per la macchina! Mi sono affacciato nella sala delle riunioni... ho pensato di aver sbagliato giorno, bar, ora, città... non riconscevo una sola faccia! Poi, piano piano, sono riuscito ad individuare i "vecchi" attivisti sparsi qua e là nella sala... Non ho fatto un conto, ma secondo me ci avvicinavamo decisamente al centinaio!
    Che bello!
    Tantissime persone che - finalmente - hanno deciso di accogliere l'invito che da sempre viene fatto da chi vive il moVimento: non vogliamo il tuo voto, vogliamo la tua partecipazione.
    Molte erano di Viterbo, venute a vedere... che aria tirava, come funzionava davvero una riunione locale del moVimento 5 stelle.
    Molte altre erano di comuni vicini - ancora privi di gruppi del moVimento - venute ad avere qualche consiglio su come organizzarsi, come far partire la cosa anche dalle loro parti.

    E' stata una riunione molto interessante e molto istruttiva, credo, sia per i "nuovi" che per i "vecchi".
    Ai "vecchi" è senz'altro servita per capire, toccandolo con mano, come davvero viene percepito il moVimento dall'esterno.
    Ai "nuovi" è servita per riuscire a fare un primo passo in quella che è assolutamente la direzione più difficile da percorrere per chiunque si avvcini al M5S, sia per abbracciarlo sia per criticarlo: il suo essere totalmente avulso da qualunque logica e da qualunque meccanismo di quelli che hanno animato la politica fatta in Italia negli ultimi 20 anni, che poi non sono 20, sono 40... e a voler ben guardare sono molti di più... perché la "logica" mafiosa, che è alla base del concetto di "delega", che in Italia ha raggiunto livelli così esasperati e negativi, affonda purtroppo le radici nel DNA di questo paese sin dai suoi albori.

    A parte le domande sull'organizzazione interna, infatti, quello che è stato uno dei temi ricorrenti è stata la difficoltà generale a familiarizzarsi con alcuni concetti base del moVimento:
    - la collegialità delle decisioni, prese sempre e comunque dalla base, a seconda del livello di interesse delle decisioni stesse;
    - l'assenza di un "direttorio";
    - l'assenza di un "capo" che impone, anziché proporre (possibilmente con forti tendenze nazistoide);
    - l'assenza del meccanismo clientelare per cui si deve cercare qualcuno che "ci elargisca" ciò che è di nostro interesse.

    E' comprensibile.
    Segnati da una politica che da sempre è voto di scambio, da sempre è "favore" (con conseguente debito, si capisce), da sempre è imposizione dall'alto; abituati a parlamentari il cui unico obiettivo è guadagnare soldi a palate, occupare posizioni di potere per il proprio tornaconto economico, vendersi al migliore offerente; rassegnati ad una politica ormai basata unicamente sull'ignoranza, sul "sentito dire alla tv", sull'abbracciare o respingere le proposte unicamente per simpatia o antipatia verso chi le propone e mai - si fa troppa fatica - per una reale, attenta ed informata analisi delle proposte stesse... E' davvero difficile, quasi impossibile, riuscire ad accettare che la politica possa INVECE essere ALTRO, possa essere l'esatto opposto, possa essere la perfetta negazione di tutto questo schifo!

    E questa improba fatica la fa sia chi si vuole avvicinare al moVimento, sia chi vuole criticarlo.

    Per i primi, per fortuna, basterà la frequentazione per capire come stanno veramente le cose.
    Credo che, per avere una traccia evidente che qualcosa nell'aria sta cambiando, basti una riunione come quella di ieri, in cui il candidato portavoce dice (per fare un esempio) che quando/se sarà eletto le sue proposte saranno quelle portate dell'assemblea, i suoi voti saranno quelli stabiliti dall'assemblea, anche se contrari alla sua convinzione personale.
    Continuando a frequentare il moVimento si capirà che quella prima impressione non era sbagliata, ma che anzi, forse, le cose sono ancora più "semplici" e più chiare di com'erano sembrate.
    L'esempio che stanno dando poi gli esponenti del moVimento già eletti, le battaglie che stanno intraprendendo, i fatti concreti (come la drasticissima diminuzione degli emolumenti) che stanno mettendo in atto, saranno un ulteriore splendido e reale viatico per vincere le ultime resistenze.

    Più difficile sarà il discorso con chi il moVimento vuole criticarlo.
    E' difficile per chi ha passato una vita a delegare acriticamente ogni sua azione ed ogni suo pensiero a qualcun altro, per potersene stare comodamente a piagnere (non è un errore di battitura) lamentandosene e criticandolo, scoprire che ora non può più farlo, ma gli si chiede di agire personalmente.
    Difficile per chi ha passato il tempo confrontadosi con l'ipocrisia della politica non assumere comportamenti miseramente ipocriti, come chi critica l'inadeguatezza degli eletti del M5S (critica ignorante, perché ignora che gli eletti del M5S, come tutti gli attivisti, studiano, e tanto, per imparare a dovere il funzionamento della cosa pubblica) dopo aver pianto per anni contro i politici di professione, o come chi è arrivato a dire, di fronte alla riduzione a meno di un terzo degli emolumenti messa in atto dagli eletti del M5S (cosa non solo mai verificatasi, ma neanche mai ipotizzata nella nostra politica): "Eh, ma guadagnano ancora troppo!", e via andare con esempi del genere.
    Difficile per chi ha passato la vita a distinguere il bene dal male a seconda di chi lo pronunciava poter digerire frasi come: "Su alcuni temi condivisibili potremmo anche ritrovarci a votare con Casapound". Chi è storicamente abituato a pensare con la testa degli altri, a farsi indicare dagli altri cosa gli piace e cosa no, ovviamente ragiona a schemi. La conclusione, facile, che non richiede studio, applicazione, critica, è: "Grillo è nazista, il M5S son tutti fascisti!" (N.B. è la stessa persona che mezzora fa diceva, con la stessa convinzione: "Grillo è un populista, il M5S son tutti dei gruppi sociali!"). Ascoltare il prosieguo del discorso ("Su altre cose, invece, tipo andare a sfasciare le vetrine ad una manifestazione, non potremo mai essere con Casapound!") è troppo faticoso, anche perché comporterebbe un "ma", nella logica perfetta del sillogismo sentito dire in TV, comporterebbe un intervento critico personale... troppa fatica!

    Le critiche fanno bene, sono belle, e fanno crescere. Ma quando non sono frutto di ignoranza e di pregiudizio.
    Per fortuna ci sono anche quelle oggettive, di critiche. Guai se non ci fossero! Guai se non ci fosse "opposizione", "contrapposizione", "alternativa" (basta venire ad una riunione per capire quanto queste cose siano presenti ed abbiano un influsso positivo).

    Contro l'ignoranza ed il pregiudizio il discorso è più difficile, ci vuole più pazienza e forse anche più capacità... ma alla fine ci si riesce. Barak Obama non sarebbe mai diventato presidente degli Stati Uniti (due volte!) se così non fosse.

    ***

    "Due parole" (pare vero) sulla situazione politica.
    La manovra è chiarissima: far ricadere sul M5S la colpa di tutto.
    Il centrosinistra ha la maggioranza relativa, quindi deve provare a fare il governo.
    Ora però, se il centrosinistra dice del centrodestra "blutto" e non vuole farci un governo, la colpa NON può diventare del M5S che non accetta l'inivito (al buio).
    Se l'abitudine degli ultimi decenni ha fatto pensare che sia possibile trattare con il M5S presentando otto fumosi punti in un programma televisivo, ebbene, così non è. La politica non si fa (più) in TV.


    La verità è un'altra, secondo me, e me ne sto lentamente convincendo col passare dei giorni (la cosa che mi sta dando da pensare è il silenzio del PDL).
    Il paese è - grazie ad un anno di governo Monti sostenuto da PD e PDL - davvero, questa volta, ad un passo dal baratro.
    La favoletta dei mercati e dello spread si sta lentamente sgonfiando (ormai comincia a diventare evidente anche ai più sprovveduti che mercati e spread altalenano a seconda dei flussi speculativi del momento, e che NULLA hanno a che fare con gli indicatori economici reali del paese).
    Un anno di governo Monti ha portato il paese ad un livello tale sotto TUTTI i contatori economici che il terrore è davvero arrivato alle stelle.
    Perché il PD rifiuta di governare col PDL e vuole solo e soltanto il M5S?
    Perché il PDL protesta unicamente in modo formale, di facciata?
    Perché - ancora - il PD di fatto rifiuta il "governissimo" con PDL e Monti?
    Perché neanche Monti protesta più di tanto?
    Perché, infine, tutti danno la colpa al M5S di tutto ciò?
    Il motivo è che chiunque andrà a governare sa benissimo che il paese è in fondo ad un abisso.
    E nessuno, quindi, vuol prendersi una patata che definire bollente è dir poco. Anche perché un governissimo consegnerebbe l'Italia (con punte da plebiscito) al M5S già alle prossime elezioni.

    Quello che si vuol fare è invece, disperatamente, mettere "in mezzo" il M5S in modo che sia coinvolto nel governo. Se le cose andranno bene, si vedrà, se andranno male, la colpa sarà della "follia" del M5S.
    Troppo facile, così.
    Ci avete portato fin qui dicendoci che ci salvavate... ora non cercate di dare la colpa a chi va dicendo da anni che se questi sono i salvatori, meglio salvarsi da soli!

    Un'ultimissima postilla, dedicata a quegli elettori di altri partiti che ora sostengono, con la loro sicumera, che il M5S DEVE accettare di governare col PD per non tradire i suoi elettori.
    Non volete sapere nulla del M5S. Come pensate di poter sapere cosa vogliono i suoi elettori? Parlate, una volta tanto, di quello che conoscete!
     
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0 replies since 6/3/2013, 10:48   42 views
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